Trail Ysangarda: il racconto della vincitrice Marina Plavan
Castellengo domenica 13 novembre 2011.
Il biellese è pieno di sorprese e anche di gare, ieri per l’ottava volta si è corso il Trail dell’Ysangarda, gara che avevo già corso nella versione corta, e che ho voluto provare nella versione lunga. Le distanze erano tre, una lunga di 28 km, una corta di
18 e una non competitiva di una decina di km. Partenza da Castellengo paese e arrivo all’omonimo castello, arroccato sulla collina dalla quale il maniero domina la splendida pianura sottostante, dando le spalle alle dolci colline biellesi.
In tutto più di 300 partenti, suddivisi nelle varie gare. Non è una gara adatta alle mie caratteristiche di corsa, un po’ troppo pianeggiante ma l’ideale per un allenamento lungo in vista di una gara lunga con un dislivello decisamente più importante.
Dopo una partenza tirata ci aspettavano una decina di km completamente pianeggianti su sterrato e per alcuni tratti anche su ghiaia, dopo di che si incominciavano ad alternare piccole salite, attraversamenti di boschi, i cui sentieri erano completamente ricoperti dalle foglie per poi addentrarsi nella “barraggia”. luogo piatto, poco fertile , ricoperto da erbe frammiste ad alberi e cespugli radi. In questi luoghi l’autunno colora il paesaggio, lo trasforma e la “barraggia” diventa suggestione d’Africa e sembra una paglierina savana africana. Queste sono le sensazioni provate nell’attraversare il luogo per poi tornare nel bosco, prima di giungere ad una bella salita, forse l’unica e corta che conduceva all’interno del parco del castello dove era posto l’arco dell’arrivo. Prima della gara avevo letto alcune informazioni sull’Ysangarda e durante la gara i miei pensieri e le mie emozioni erano animate da leggende intorno a questi paesaggi, mi sembrava che il verde giallo degli alberi racchiudesse storie antiche, tra miti e misteri e tra una stradina e un sentiero, in mezzo a queste collinette mi sembrava di scorgere rocche scomparse, come la rocca di YSANGARDA, di cui si parla in una leggenda. Sotto l’ottima regia del bravo Paolo Boggio, dopo una buona pasta e una fetta di dolce eccoci accontentati dalle premiazioni, prodotti locali e prodotti tecnici, svoltesi nel giardinetto del castello e sotto un bel sole quasi primaverile. (Marina Plavan)